Descrizione
«Nel silenzio sepolcrale della stanza il cristallo forma un piccolo centro di vita, paragonabile a una scintilla
ghiacciata, e mentre la pioggia batte contro le finestre, me ne sto seduto alla scrivania muovendolo avanti
e indietro. I fiori, nella loro luminosa freschezza, sembrano formare disegni sempre nuovi nel loro stato di congelamento, sono nitidi e chiari da vedere, come attraverso una lente d’ingrandimento, più reali e brillanti di qualsiasi altra cosa nella stanza. L’età e la polvere non possono danneggiarli, anche tra cento anni nessuna patina li deturperà.»
Martin Mosebach