L’avventura di chiamarsi Pierre Loti
Il mondo come patria e l'esotismo come biglietto da visita. Una vita da romanzo di Francesco Perfetti - Il Giornale - 8 Agosto 2024 L'esuberante e irriverente duchessa Élisabeth de Gramont, protagonista della spumeggiante stagione delle Belle Époque e salottiero punto di riferimento della più spregiudicata intellettualità francese del tempo, non
Scrivere non pensando al proprio sesso
di Sara Sullam - Il Domenicale - Sole 24 Ore - 21 luglio 2024 E' difficile pensare a una scrittrice più londinese — o inglese — di Virginia Woolf, così come è poco consueto associare il suo nomeal continente americano. D'altronde, alla domanda postale da «Heart's International-Cosmopolitan» nel1938, «Che cosa la
Saint-John Perse, l’Amaro che sprigiona mille sapori
di Alessandro Zaccuri - Avvenire - 5 luglio 2024 Intraducibile per definizione, a volte la poesia è intraducibile per davvero. Magari non nella sua interezza, ma nel singolo dettaglio. Che però in poesia può valere quanto l'intero. Sulla premessa che esistano «parole che d'uomo non sono parole» si fonda, del resto,un'opera
L’Oscuro che abitava lo splendore
di Pasquale Di Palmo - Il Manifesto - 30 giugno 2024 In questi ultimi anni abbiamo assistito a un inaspettato ritorno di interesse nei confronti della figura e dell’opera di Saint-John Perse, originario di un’isola della Guadalupa, premio Nobel 1960 per la letteratura. In tale ambito si sono distinti editori come
I due stendardi, la grandepietra del Novecento diRebatet e il gioiello di letteratura nel cassetto
di Mario Lavia - Il Riformista - 16 giugno 2024 Per prima cosa qui vanno fatti i complimenti alla casa editrice Medhelan, che ha realizzato con grande cura questo gioiello seppellito sinora nelle cantine della letteratura francese ed europea: “I due stendardi” di Lucien Rebatet, scrittore e intellettualeideologicamente di destra, diciamo
La rivoluzione illude nella labirintica spy-story di Semprún
di Arturo Bollino - Lucialibri - 23 Maggio 2024 “La seconda morte di Ramón Mercader” del leggendario Jorge Semprún è un romanzo centrale nel Novecento, corale, convulso e turbinoso: la fine del comunismo sovietico tra burocratizzazione e totalitarismo, una spia che sembra spacciata, tanti punti di vista e piani temporali… Spagnolo esiliato, comunista ai
Pasolini vs. Saint-John Perse. Ovvero: i premi letterari sono inutili
di Davide Brullo - Pangea - 1 Maggio 2024 Nel dicembre del 1960, su “L’Europa letteraria”, straordinaria rivista diretta da Giancarlo Vigorelli, Pier Paolo Pasolini scrive un articolo di lungimirante intelligenza e illuminata idiozia. A quell’altitudine cronologica, Pasolini aveva 38 anni, qualche processo sul groppone, un’estenuata vitalità. Aveva già scritto i
Victoria Ocampo e Virginia Woolf, signore della scrittura: scambi di farfalle, ironia e devozione
di Liliana Rampello - Alias - Il Manifesto - 12 Maggio 2024 A volte è sorprendente provare molte e differenti emozioni solo leggendo un piccolo libro. È quanto può succedere con la Corrispondenza tra Victoria Ocampo e Virginia Woolf, che arriva in libreria per l’editore Medhelan, sapientemente curato da Francesca Coppola, e con
Bocconi d’ironia e sorsi di cultur. Ecco il concentrato del vero gastronomo
di Camillo Langone - Il Giornale - 6 agosto 2023 Era il punto di riferimento di Anthony Bourdain e non lo avevo mai sentito nominare. Non me ne vergogno, conosco solo l'italiano e la lunga bibliografia di A.J. Liebling, poligrafo in voga negli Usa di metà Novecento, non poteva che essermi
Nadežda Mandel’štam: questa contrada nell’acqua buia
di Marco Ercolani - Doppiozero - 1 Febbraio 2023 L’epoca e i lupi (1971) e Le mie memorie (1972), di Nadežda Jakovlevna Mandel'štam, erano opere già note al lettore italiano. Nel 1972, in collaborazione con Nadežda, Serena Vitale pubblica proprio una selezione delle sue “Memorie” per l’editore Garzanti con il titolo: Nadežda Mandel'štam, Le